Un gatto randagio è stato salvato dalla strada: l’incredibile trasformazione del felino nei sei mesi in cui è stato ospite presso una famiglia affidataria ha sorpreso tutti.
Cure, attenzioni e affetto possono davvero cambiare completamente l’esistenza di un essere vivente. A dimostrarlo a tutto il mondo è la storia di un gatto randagio di nome Pilou. Il quattro zampe, dopo essere stato salvato dalla strada e dato in affido temporaneo a una famiglia, è cambiato talmente tanto da non sembrare più lo stesso. Osservando le foto del micetto prima e dopo il salvataggio è infatti difficile credere che si tratti del medesimo felino. L’affetto e le cure hanno reso possibile una trasformazione davvero sorprendente.
Il gatto randagio dopo il salvataggio non sembra più lui: il suo cambiamento in sei mesi è incredibile
A condividere le immagini del gattino Pilou è stata l’associazione francese per la protezione di gatti, cani e roditori in Normandia, l’Association La Patte Normande. L’organizzazione non profit, sulle proprie pagine social (in particolare su Facebook, all’account @Association La Patte Normande) cerca di trovare famiglie affidatarie per i quattro zampe salvati.
In un post pubblicato su Facebook qualche giorno fa, l’Association La Patte Normande è tornata a condividere le foto del gattino Pilou. L’organizzazione ha raccontato il salvataggio del micetto con queste parole: «Abbiamo trovato Pilou in un parcheggio, quasi due anni fa. Quando lo abbiamo visto, non siamo riusciti a descrivere il colore del suo cappotto. Ci sono voluti quasi 6 mesi di cure per poter dire che in realtà era…. grigio e bianco!».
Trovato in pessime condizioni in un parcheggio, il gattino aveva urgente bisogno di aiuto. A prima vista, il quattro zampe sembrava un felino dal manto arancione. Portato in clinica veterinaria, Pilou ha ricevuto le cure necessarie. Dopo sei mesi dal salvataggio, il micetto ha riacquistato il suo vero colore, sorprendendo tutti quelli che si erano presi cura di lui. Pilou non era un gatto dal manto arancione, ma era in realtà grigio con chiazze bianche.
Secondo i volontari dell’associazione della Normandia, il gattino era stato abbandonato dai suoi precedenti proprietari. Ritrovatosi in strada, il felino aveva avuto difficoltà ad adattarsi alla vita da randagio. Così racconta l’associazione nel post su Facebook: «Pilou sarebbe stato abbandonato ai piedi di un edificio diversi anni fa. Stava lentamente diventando di nuovo “selvaggio”». Quando i veterinari hanno visitato Pilou, non solo non sono riusciti a capire il colore del suo manto, ma neanche la sua età. Il gatto aveva poi una grave infezione alle orecchie e per questo i medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico.
Accolto da una famiglia temporanea, Pilou si è ripreso grazie all’affetto e alle cure delle persone che lo hanno ospitato. Così scrivono i volontari dell’associazione: «Ora Pilou è in piena forma. È sempre molto diffidente ma sa come godersi le carezze e le attenzioni, soprattutto all’ora dei pasti». L’Association La Patte Normande spiega che il quattro zampe «Non è giovane, non è nemmeno vecchio. Non posso dargli un’età. Lui è FIV, come tanti». Pilou è quindi positivo al virus FIV, sigla per indicare il virus dell’immunodeficienza felina. Questo virus, che attacca le cellule del sistema immunitario (i globuli bianchi) compromettendone la normale funzione, è la causa della sindrome da immunodeficienza acquisita felina, una delle principali infezioni virali nei gatti.
Molti gatti con infezione da FIV sono in grado di convivere tranquillamente con il virus per un lungo periodo di tempo, e in alcuni casi questa non causerà mai alcuna patologia clinica. A distanza di due anni dal salvataggio, però, Pilou non ha purtroppo ancora trovato la sua famiglia adottiva definitiva. I volontari dell’associazione francese scrivono che «Forse un giorno qualcuno vorrà aprirgli la sua casa. Ma siamo onesti, questo non è proprio il tipo di gatto che la gente cerca. Intanto noi lo amiamo come è Pilou». Pilou è un micetto dolcissimo e si può sperare che presto qualcuno possa rendersene conto e scegliere di regalargli una casa per sempre. (di Elisabetta Guglielmi)