Se il gatto ha bevuto caffè e ora non sai come comportarti questa guida ti aiuta a capire cosa è opportuno fare dopo e a quali sintomi prestare attenzione.
Nonostante il caffè sia da diverso tempo una delle bevande maggiormente consumate e più amate dagli esseri umani i gatti non dovrebbero assolutamente provarlo. Se dovesse accadere che il micio venga accidentalmente a contatto con questa bevanda è opportuno sapere come comportarti per aiutarlo a stare meglio ed evitare che insorgano delle preoccupanti conseguenze. Il gatto non ha il nostro stesso metabolismo e per tal ragione non è in grado di smaltire adeguatamente questa sostanza.
Cosa succede al gatto se ha ingerito del caffè: sintomi e prevenzione
Per il gatto l’accidentale ingerimento di bevande come il caffè può causare al felino dei problemi sia al suo apparato cardiaco che respiratorio. Oltre dunque a lavorare di prevenzione, evitando che il gatto possa avvicinarsi a una simile bevanda, è fondamentale conoscere come poter intervenire tempestivamente e opportunamente di fronte ad alcuni sintomi che indicano, da parte del micio, il probabile inserimento nel suo organismo di una sostanza come la caffeina.
La tachicardia è uno dei rischi maggiori per il gatto. Se non siete certi che il vostro gatto abbia ingerito del caffè ma notate in lui un insolito nervosismo e delle difficoltà nella respirazione, sappiate che questi sintomi potrebbe essere dovuti a un brusco aumento della frequenza dei suoi battiti del cuore causati proprio dall’assunzione di caffeina.
Un altro dei primi campanelli d’allarme potrebbe essere anche un inspiegabile digiuno del gatto. Dopo aver ingerito una sostanza come il caffè – e dunque tossica per il gatto – il micio potrebbe manifestare un’evidente inappetenza accompagnata da costante irrequietezza. Di risposta a suddetti sintomi inoltre il gatto potrebbe mostrare la necessita di vomitare per cercare di espellere dal suo organismo la sostanza tossica.
A tal proposito gli esperti invitano caldamente i genitori umani del micio a non ricorrere a rimedi casalinghi ma a consultare uno specialista per evitare che le sue condizioni di salute possano aggravarsi. Uno dei comportamenti da evitare, ad esempio, riguarda quello di indurre il vomito nel gatto. Questa pratica potrebbe mettere ulteriormente il micio in pericolo e non aiutandolo a espellere correttamente la nociva sostanza.
Il gatto dopo il caffè: come aiutare il micio a stare meglio
Nonostante sia attualmente a disposizione una nuova applicazione per riconoscere i sintomi di malessere nel gatto, gli esperti consigliano di trasportare urgentemente il micio dal veterinario in presenza dei seguenti sintomi: difficoltà respiratorie, convulsioni oppure tremore degli arti.
La soluzione migliore di fronte a questi sintomi nel gatto – in seguito all’inserimento di sostanze come la caffeina – è sempre quella di consultare il proprio veterinario di fiducia. Soltanto uno specialista infatti saprà valutare nella sua interezza la situazione e comprendere al meglio come intervenire per migliorare le condizioni di salute del micio. Dopo una visita di controllo il veterinario potrà decidere se ricorrere o meno alla somministrazione di trattamenti per via endovenosa.