Quando+il+gatto+ti+graffia%3A+utili+consigli+su+cosa+fare+e+cosa+non+fare
curadelcaneit
/articolo/quando-il-gatto-ti-graffia-utili-consigli-su-cosa-fare-e-cosa-non-fare/5401/amp/
Curiosità

Quando il gatto ti graffia: utili consigli su cosa fare e cosa non fare

Published by
Giada Ciliberto

Se un gatto ti graffia può essere fondamentale confrontarsi con alcuni consigli basilari su cosa fare e cosa non fare a tal proposito.

Gatto sta per graffiare (Pixabay – Curadelcane.it)

Gli artigli nascono insieme ai gatti. Eppure il fatto che il gatto li utilizzi per farci appositamente del male è un mito da sfatare. Può accadere, invece, che un gatto si senta infastidito da un nostro comportamento. E solo allora – per difendersi – ricorra istintivamente all’utilizzo dei suoi artigli. Una delle prime cose da prendere immediatamente in considerazione se un gatto ci graffia è quella di provare a ottenere quante più informazioni su di lui. Ad esempio, se si tratta di un gatto randagio sarà più difficile ricavare tali informazioni. Pertanto gli esperti ci consigliano di rivolgerci a un medico. Il quale, nella maggior parte dei casi, valuterà l’opzione di ricorrere a un trattamento antibiotico.

Quando il gatto ti graffia: cosa fare e cosa sapere

Con alte probabilità un gatto randagio non è stato sottoposto ad alcun ciclo di vaccinazione. Perciò il gatto può essere in grado di provocare l’insorgere di infezioni trasmettendoci diverse malattie. Alcuni dei principali sintomi da non sottovalutare, in ogni caso, (dopo essere stati graffiati da un gatto) riguardano l’innalzamento della temperatura corporea, fuoriuscita di pus dalla ferita, oppure mal di testa, stanchezza, manifestazione di eritemi e perdita di appetito.

Gatto tira fuori gli artigli (Pixabay Comanche0 – Curadelcane.it)

Questi felini, particolarmente noti come assoluti amanti delle scatole, possono trasmettere – con un solo graffio – il batterio Bartonella. Ciò può accadere specialmente se si tratta di gatti randagi o abituati a permanere spesso fuori dalla loro casa. Dal momento che questo batterio insorge di risposta alla presenza di pulci. I gatti randagi possono esporre ad alto rischio di salute – ad esempio – tutte le persone a cui non è stato somministrato il vaccino contro il tetano.

Rispetto alla gestione dei graffi dei gatti in casa – per la quale gli esperti tendono a informaci su come poter salvaguardare gli oggetti all’intento della nostra abitazione dai loro artigli – questi ultimi possono facilmente esporci al rischio di entrare in contatto con batteri e parassiti di diverso tipo.

Il gatto ti graffia: quel che non devi assolutamente fare

Se un gatto ti graffia non banalizzare l’accaduto. Alcune persone tendono a non controllare il graffio. Questo comportamento – invece fondamentale – può rischiare di non farti accorgere della gravità della situazione. La ferita potrebbe infatti non rimarginarsi in tempi brevi e cambiare aspetto, gonfiandosi o provocando una reazione cutanea più evidente.

Micio si gratta la testa (Pixabay Uschi_Du – Curadelcane.it)

Infine un altro consiglio su cosa non fare se il gatto ti graffia riguarda la diseducazione del gatto e la prevenzione. Altro elemento da non sottovalutare secondo gli esperti. Se un gatto graffia ripetutamente le persone del suo entourage familiare allora potrebbe essere un evidente sintomo di un non corretto atteggiamento mostrato dagli umani nei suoi confronti. È importante dunque – prima di tutto – insegnare al gatto a non graffiare. Quest’abitudine va fatta assimilare al gatto sin quanto è un cucciolo. In modo tale che possa introiettare tale informazione.

Giada Ciliberto

Published by
Giada Ciliberto