Il tuo gatto ha mangiato una cimice? Ecco cosa devi subito fare

Se il gatto ha mangiato una cimice, occorre prestare attenzione ad alcuni segnali: ecco quindi i consigli per aiutare i felini domestici.

cosa fare se il gatto ha mangiato una cimice
Il gatto può aver mangiato una cimice: i segnali a cui prestare attenzione (Collage Screenshot foto di di Monika da Pixabay sulla sinistra e Foto di Юлия Зяблова da Pixabay sulla destra – curadelcane.it)

I gatti domestici, nonostante tendano a passare la maggior parte del tempo in casa, spesso trascorrono alcune ore all’aperto, nei giardini o sui balconi a seconda dell’abitazione in cui vivono. Nei gatti che si trovano all’esterno riaffiorano istinti naturali e predatori. I felini cacciano così lucertole, gechi o più frequentemente insetti. A costituire un potenziale pericolo per i gatti sono le cimici, che a seconda della specie, se ingerite possono essere pericolose. Quando ciò accade, occorre prestare attenzione ad alcuni segnali.

Cosa fare se il felino domestico ha mangiato una cimice: consigli per aiutare il quattro zampe

Soprattutto in primavera balconi e giardini si riempiono di cimici. Ma cosa succede se un gatto caccia uno di questi insetti e lo mangia?

Le cimici, insetti che si nutrono della linfa vegetale delle piante, rappresentano per i gatti delle prede. Mentre alcuni felini si limitano a cercare di catturare le cimici, “giocandoci” una volta che le hanno uccise, altri possono inghiottirle.

il gatto ha mangiato una cimice
Il felino domestico può aver mangiato una cimice in giardino (Screenshot Foto di Melani Marfeld da Pixabay – curadelcane.it)

Il gatto ha mangiato una cimice: ecco cosa fare e quali sono i sintomi

Nella maggior parte dei casi, l’ingestione di una cimice non causa problemi ai gatti. Questi insetti, infatti, non sono velenosi ma possono comunque fare scaturire una reazione allergica negli animali.

I principali sintomi che fanno subito comprendere che un felino ha ingoiato una cimice sono gonfiore del muso, difficoltà respiratorie, ipersalivazione. Se vengono notate queste reazioni nel gatto, occorre consultare subito il veterinario. Saranno i medici a valutare, a seconda dei sintomi descritti, se è necessario o meno portare il quattro zampe in clinica. Nei casi più gravi sarà necessario somministrare al gatto cortisone o antistaminici.

L’ingestione di una cimice può avere conseguenze sul gatto solo se questo è allergico. Bisognerà monitorare le condizioni di salute del felino e vedere se manifesta difficoltà respiratorie o una salivazione eccessiva.

ecco a cosa fare attenzione se il gatto ha mangiato la cimice
Esemplare di felino domestico in giardino (Screenhot Foto di Albrecht Fietz da Pixabay – curadelcane.it)

Quali sono le specie di cimici più pericolose?

In Italia sono diffuse numerose specie di cimici. Le più piccole in assoluto sono le cosiddette “cimici dei letti“. Le dimensioni di questi insetti variano da uno a sette millimetri. Caratterizzate dall’assenza di ali e da una colorazione che varia dal rosso al marroncino, si cibano del sangue degli animali e degli esseri umani. Date le loro dimensioni ridotte, questi insetti vengono solo raramente ingerite dai gatti. I quattro zampe possono però essere morsi dalle cimici e riportare per questo motivo lesioni pruriginose.

La cimice più diffusa in Italia è poi la cimice verde (nome scientifico di Nezara viridula). Caratterizzata, come si comprende dal nome, da una colorazione verde intensa, questa cimice durante mesi invernali rimane sulle foglie secche. In primavera depone le uova, che si schiudono dopo pochi giorni a seconda della temperature. Sono insetti del tutto innocui e non causano problemi agli animali se vengono ingeriti. Alcuni gatti, però, potrebbero manifestare una reazione allergica e in questo caso potrebbero presentarsi i sintomi descritti in precedenza.

C’è poi una terza specie di cimice, quella asiatica (nome scientifico di Halyomorpha halys). Nota come “cimice cinese“, questo insetto è originario dell’Estremo Oriente. Arrivata in Italia, secondo i primi avvistamenti, da una decina di anni, si è rapidamente diffusa. Particolarmente dannosa per l’agricoltura, dal momento che distrugge le piante, non è velenosa se ingerita. Non diversamente dalle altre specie, anche la cimice asiatica può scatenare reazioni allergiche nel gatto.

Come evitare che il gatto ingoi le cimici: consigli per la prevenzione

Sia che un gatto domestico trascorra del tempo in balcone o lo trascorra nel giardino, è possibile prevenire che felino entri in contatto con una cimice. Se il quattro zampe vivrà solamente in casa, sarà sufficiente dotare le finestre di zanzariere per evitare che entrino gli insetti e prestare attenzione a non tenere accesa la luce quando è buio per non attirare cimici, mosche e altri animaletti. Se un gatto esce spesso in giardino, bisognerà tenere sempre pulito l’ambiente, eliminando le piante infestanti nelle foglie delle quali le cimici depongono le uova. Molto efficaci per allontanare gli insetti sono i rimedi naturali. Dal sapone di Marsiglia al basilico, dall’aglio alla menta, sono moltissimi i deterrenti naturali e non invasivi che, se collocati vicino porte e finestre, possono limitare l’ingresso alle cimici. (di Elisabetta Guglielmi)

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